· 

EL CAMINO #7: CASA BOTINES – LÈON (SPAGNA)

 

Io e Gaudì
Partiamo per Lèon, prima passiamo per Sahagun ( vedi articolo “El Camino #0: ilViaggio”).
Una volta arrivati a Lèon, sono ansiosa di scoprire Casa Botines di Gaudi.

Casa Botines

So che la sua filosofia architettonica in quest’occasione è estranea dalla consueta architettura pazzerella/surrealista che ritroviamo a Barcellona.


Facciata principale

Nel momento in cui mi ritrovo di fronte al palazzo in pietra grigia, vedo che il suo estro è quasi inesistente, ma pochi elementi ricordano quasi uno stile liberty italiano, come alcune grate delle finestre o il vetro delle finestre stesse. Grandi torrioni agli angoli dell’edificio spiccano verso l’alto, tanto da sembrare un palazzo medievale, ma è in stile neogotico, costruito in 10 mesi.


Pianta piano terra - Open Space

L’opera nasce dal desiderio dell’industriale tessile Botines di voler costruire un edificio che accorpasse al suo interno i negozi, al piano terra, e gli alloggi negli altri piani.


Seminterrato

All’interno ci troviamo di fronte ad un concetto di pianta libera che stravolse quell’epoca. Nel piano terra fa uso di sottili pilastri affusolati in ghisa, i quali separavano gli spazi e al contempo lo rendevano un unico spazio, in tal maniera lo spazio era versatile e poteva essere “gestito” liberamente in base alle installazioni.


Pilastri in ghisa

Pilastri in ghisa

Anticipò il concetto di Open Space.

Fantastico!

Camminando troviamo dei grandi Code QR stampati a terra con delle date. Incuriositi apriamo le App del cellulare e scopriamo che si tratta di realtà aumentata, vediamo, in base alle date, come era l’ambiente e come veniva installato il negozio, colori ed epoche differenti, ci troviamo in pochi istanti nel 1870 e poi  nel 1873 e contemporaneamente possiamo ammirarlo come è ora e assaporare la diversità.
Un’idea fantastica!
 
Scendiamo al seminterrato, la sala è adibita a Museo, mi aspetto un ambiente cupo con illuminazione artificiale, ma l’ambiente è ben illuminato, Gaudi escogitò un fosso intorno all’edificio tanto da poter dare l’illusione esterna di un castello ben protetto e all’interno dare la possibilità di creare grandi finestre per una buona illuminazione naturale.


Finestra nel seminterrato

I piani superiori, adibiti ad appartamenti, sono accessibili da una scala in legno e qui si percepisce lo stile di Gaudi con il suo estro nel corrimano e piccoli dettagli all’interno degli appartamenti, come la doppia porta d’entrata d’ingresso, la porta nella porta, cioè un’unica porta che si possa aprire in base alle esigenze, piccola per l’entrata quotidiana e più grande per far entrare il mobilio; oppure lo spioncino della porta d’ingresso. Ogni particolare rende unico l’appartamento.
Prospetto disegnato da Gaudi

Pianta piano terra progettato da Gaudi

La sobrietà e quasi si può dire l’austerità dell’edificio rispecchia la pacatezza della città di Lèon.

Estasiata di aver conosciuto un Gaudi totalmente diverso dal Gaudi di Barcellona, posso ritenermi soddisfatta della giornata, esco e trovo su una panchina la statua di Gaudi e mi faccio una “chiacchierata” con lui delle sue scelta architettoniche… chiacchiere da architetti…

Continuiamo la nostra passeggiata e si apre davanti a noi una piazza enorme con la sua cattedrale, fantastica che coglie al suo interno volte a crociera decorate con i simboli tipici de Il Cammino di Santiago. Sono di una bellezza stravolgente ed unica.

Mi sento sempre più parte de Il Cammino di Santiago e i Sellos che mettiamo sulle nostre credenziali sono sempre più belli.

Vorrei poter rimanere qualche giorno in più ma non si può…
 
Il Viaggio deve continuare!!!
  
Nota tecnica per i più appassionati:
La Casa Botines, Casa de Botines, Casa de los Botines o simplemente Botines (il cui vero nome è Casa Fernández-Andrés) è un edificio progettato dall'architetto spagnolo Antoni Gaudí, che portò il modernismo catalano al suo massimo splendore. La Casa Botines si trova nella città di León, assieme all'antico Palacio de los Guzmanes, di epoca rinascimentale.
 
Casa Botines durante la costruzione - @casabotines
 
La costruzione dell'edificio si dovette all'iniziativa di alcuni prosperi commercianti di tessuto di León, che erano relazionati con industriali tessili catalani, uno dei quali, Eusebi Güell, raccomandò Antoni Gaudí come architetto per progettare la nuova sede di affari dei Leonesi. I lavori iniziarono nel gennaio del 1892 e terminarono nel tempo record di 10 mesi.
Il progetto di Gaudí fu un impressionante edificio di ispirazione medievale, risolto con il suo inconfondibile stile modernista. Gaudì ideò una struttura di muri di sostegno leggera ma solida fondata su pilastri di ghisa (gli ingegneri locali consideravano questa soluzione insufficiente e preannunciavano un futuro crollo dell'edificio); questa tecnica che sarà ripresa nei decenni successivi, consentiva di disporre nel sotterraneo e al pianterreno di locali ampi e aperti. Questi servirono ad ospitare gli uffici e i magazzini del negozio di tessuti. I piani superiori fungevano da abitazione; il primo piano era diviso in 2 alloggi, mentre i due piani superiori ospitavano quattro abitazioni da affittare ciascuno. Per coprire la soffitta, dove alloggiava il custode, l'architetto progettò un tetto a quattro spioventi molto inclinati, con sei lucernai che garantivano isolamento, illuminazione e ventilazione grazie ad abbaini di vetro sollevati di qualche centimetro al di sopra del piano del tetto.
 
Vista dalla piazza - @casabotines
 
Per quanto riguardai piani ad uso commerciale, l'artista usò per la prima volta la cosiddetta planimetria libera, soluzione che anticipò il modello Open Space diffuso nel XX secolo. Le mura interne furono sostituite da 28 sottili pilastri di ghisa, di appena 20 centimetri di diametro.
 
Piano terra (negozi) - @casabotines
 
Elementi Decorativi
 
Tra gli elementi decorativi spiccano sulla facciata principale: la scultura di San Giorgio e il drago alta 2,90 metri, la porta di ferro battuto che termina con una testa di leone ruggente e l'inferriata del fossato (che percorre il lato frontale e destro dell'edificio). La statua di San Giorgio venne sostituita con una copia dopo 63 anni a causa di cattiva manutenzione. Quando si sostituì la statua si penso di porre al suo posto una statua della Madonna del Cammino, patrona di Leon, e ciò provocò numerose polemiche.
Gaudí dovette superare molte difficoltà burocratiche durante i lavori. L'edificio fu dichiarato monumento storico nel 1969, e attualmente è la sede di Caja España, istituto bancario che lo acquisì nel 1929 e che lo restaurò negli anni novanta del secolo scorso, guadagnandosi il premio Europa Nostra.
 
Interni - @casabotines
 
Gaudì studiò la zona e i suoi elementi naturali per la progettazione dell’edificio. Per questo utilizzò delle grossi blocchi di marmo provenienti dalle montagne del Leon. Ai quattro angoli dell’edificio si levano i torrioni, che abbiamo già visto nel Palazzo episcopale di Astorga.
Sulla facciata principale spicca la grande statua di San Giorgio che uccide il drago. Il santo, come abbiamo già visto, è simbolo (e patrono) della Catalogna e presente in numerose opere dell’artista. La statua fu smontata per cattiva manutenzione, sostituita da una copia e mai ricollocata sull’edificio. Addirittura alcuni leonesi suggerirono di rimpiazzarla con una statua della Madonna del Cammino, patrona di Leon, ma la proposta destò molte polemiche e non fu mai accolta.
Nel 1969 l’edificio fu dichiarato monumento storico e oggi è sede della Caja Espana, una banca che lo acquistò nel 1929 e lo restaurò negli anni 90.
 
 






 
 
INFO
Plaza San Marcelo, 5
24003  León  (Castiglia e Leon)
info@casabotines.es
Testi per “Nota tecnica per i più appassionati” presi da: www.barbarapicci.com
Immagini:  @
Foto: Scattate da me, @casabotines

Scrivi commento

Commenti: 0