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MUSEO KOLUMBA, COLONIA

Colonia, come avevo accennato nel post “Waldspirale (La foresta a spirale) di Darmstadt - Germany”, è una città dalla perfetta fusione tra antico e moderno. Dopo aver visitato la maestosa cattedrale ci allontaniamo dal centro storico pullulante di persone di diverse nazionalità, scorgiamo una struttura di mattoncini bianchi/grigio “Il Museo di Kolumba”.
Facciata laterale - @ Jose Fernando Vazquez

Una struttura dalle linee rette, spigoli a 90° e dalle linee rigorose accentuate dalla scelta monocromatica del colore che si fonde in un’unica cosa tra i soffitti, le pareti e la pavimentazione. Pareti finestrate dove penetra il sole risaltano ancor di più tale rigorosità architettonica, la luce elemento fondamentale riempie gli spazi del Museo.
Interno - @ Jose Fernando Vazquez
Il colore amplifica la luce naturale esaltando le opere d’arte tanto da renderle vive. L’ingresso, anteceduto dall’entrata in vetro grande e leggera, è un continuum architettonico, tra l’esterno e l’interno risaltato e accentuato dallo stesso rivestimento: la cortina bianca/grigia. La scelta di questo materiale e il suo colore sono fondamentali per rendere l’edificio un unicum con le rovine ritrovate sulle quali nasce e cresce.


Interno - @ Jose Fernando Vazquez

Il Museo nasce delicatamente sulle basi di una chiesa gotica, sulle rovine romane e medievali. L’unione/fusione tra questi “elementi” così diversi e nati in epoche così lontane tra di loro, fa si che renda unico il Museo e che si risaltano a vicenda. Tale fusione tra antico e moderno è evidenziata nelle facciate esterne che poi si riflettono anche all’interno.
Il Museo comprende diverse sale espositive, un cortile, e “la sala della storia” (nome dato da me), lì si trova una passerella di legno rosso che percorre l’intera sala passeggiando sopra i resti storici, le colonne tonde, completamente prive di decorazioni svettano verso l’alto, per sorreggere il maestoso bianco soffitto in cemento. Da un lato della sala le vetrate moderne colorate di un acceso blu, che fanno da confine tra la chiesa attuale e “la sala della storia” sono risaltate da tanto candore dovute dalle pareti monocromatiche. Dal lato opposto vi è la parete de “la sala della storia” risaltata da se stessa e dalla scelta di una “merlettatura” dell’edificio, pareti che prendono forma come dei panneggi antichi cristallizzati dal tempo da cui penetrano una luce con tonalità calde, quasi da rievocare con nostalgia il passato.


Interno - @ Jose Fernando Vazquez

La copertura è stata studiata tale da percepire immediatamente la distinzione delle diverse funzionalità interne delle sale del Museo.
L’architetto, Peter Zumthor, ha fatto una scelta molto ponderata dello stile, ha avuto molto rispetto del passato della città di Colonia e ha reso il Museo convenzionale, sacro e allo stesso tempo moderno con la sua semplicità. E’ una struttura importante, ma non  rimane invadente.

Usciti dal Museo dopo tanta bellezza ci accorgiamo che ormai il buio si sta avvicinando e decidiamo ci dirigersi verso casa.


Nota tecnica per i più appassionati:

Kolumba è il museo d'arte dell'arcivescovado di Colonia, vicino al Wallraf-Richartz Museum, il più antico di Colonia. L’architetto svizzero Peter Zumthor è il vincitore del Premio Pritzker 2009 per la costruzione del Museo stesso ove sorgeva la chiesa gotica di St. Kolumba sito dilaniato dalla guerra.  


Progetto - @  Peter Zumthor

Peter Zumthor ha usato il “principio” della contrapposizione tra l’antico e il moderno all’interno del nuovo edificio.  Il mattone bianco/grigio del nuovo edificio si fonde armoniosamente con l’antica struttura della chiesa di St. Kolumba distrutta durante la seconda guerra mondiale.  In questo modo, l'architettura del museo presenta un continuo della storia architettonica ed è anche parte di esso.  All'interno, l'edificio è concepito come un “Museo spirituale” che invita a soffermarsi.  Gli spazi espositivi si sviluppano in un’atmosfera unica e spirituale, le fonti di luce artificiale tendono ad essere deliberatamente omesse.  Le numerose pareti di vetro creano l'impressione di una fusione tra spazio interno ed esterno.  In questo modo crea un clima di apertura.


Interno - @ Archilovers

 Il nuovo edificio incorpora le fondamenta della chiesa romanica di St. Kolumba.
Zumthor, sempre noto per un’attenzione particolare per l’ uso dei materiali, e per i loro dettagli di costruzione, ha utilizzato mattoni bianco/grigi di uno spessore ca. di 36 millimetri ma con una lunghezza assai superiore. I mattoni sono stati specificamente sviluppati per questo progetto, realizzati a mano da Petersen Tegl di Danimarca, cotti con forni a carbone per infondere una tonalità calda. La malta usata è dello stesso colore dei mattoncini, i quali sono leggermente avanzati per dare alla parete un effetto più morbido.  La scelta del colore è stata fatta in base ai resti rimanenti della chiesa gotica, rovine di pietra di epoca romana e medievale.


Particolare mattoncini - @ edilcostruzioni

La facciata di mattoni bianchi/grigi integra i resti della facciata della chiesa in un nuovo volto per il museo contemporaneo.  Articolato con perforazioni, la muratura permette luce diffusa per riempire spazi specifici del museo.  Quando cambia la stagione, i "turni di luce chiazzati e giochi attraverso le rovine," creano un ambiente tranquillo in continua evoluzione.
  Il museo comprende 16 diverse sale espositive, nel cuore del palazzo, un cortile con giardino segreto - un luogo tranquillo e appartato per la riflessione. 

Premi  
 2008 DAM Award for Architecture in Germania del 2008, assegnato dalla Architecture Museo Tedesco (DAM) di Francoforte sul Meno e quindi l'architettura più importante nel 2008
 2008: Brick Award, un premio per l'architettura contemporanea europea mattone assegnato dalla società Wienerberger. 
 2009: Museo Premio per curatori e organizzatori espositive della Fondazione Culturale HBS
 2010: Colonia Architecture Prize
 2011: Architecture Award NRW (premio, uno dei 10 equivalente)
 2013: Nike di architetti tedeschi (BDA) nell'atmosfera, nonché la categoria, primo premio Grande Nike
 2013: Museo dell 'anno


Indirizzo: Kolumbastraße 4, 50667 Köln

Architetto: Peter Zumthor, Haldenstein

 Team di progetto: Rainer Weitschies, Mark Darlington, Stephan Meier, Serge Schoemaker, Gian Salis, Daniel Bosshardt, Mireo Elser, Rosa Goncalves, Simon Mahringer, Guy Muntwyler, Clemens Nuyken, Oliver Krell, Daniel Schmid

 Architetti per la Direzione Lavori: Peter Zumthor con Wolfram Stein Architetti

 Gli ingegneri strutturali: Jiirg Buchli;  Schwab + Lemke Ingegneri

 Servizi tecnici: Gerhard Kahlert

                    Video - Das Kunstmuseum Kolumba des Erzbistums Köln

Testi per “Nota tecnica per i più appassionati” presi da: Archidally, Archilovers-Ursula Baus

Immagini:  @Peter Zumthor

Foto: Scattate da me,  @ Jose Fernando Vazquez, @Archilovers

COMMENTI

  1. Grazie per il tuo bel post. L'unione tra antico è moderno ancora non l'avevo visto.
    Massimo83

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  2. Non so se essere d'accordo tra la nostra forma di restauro o il loro, a volte penso che sia troppo invasivo il loro e noi invece troppo restrittivi... forse si dovrebbe fare una via di mezzo.. bello!!!

    RISPONDIELIMINA
  3. In questi casi è molto difficile scegliere, siamo cresciuti con una filosofia del restauro molto "conservatrice" ed è difficile staccarcene, forse questo ci limita un po', ma al contempo ci rende unici perché non creiamo scempi e non distruggiamo o alteriamo l'opera architettonica che abbiamo di fronte.
    Continua a seguirmi su questo blog, anche su FB e Instagram. Buona giornata On The Road!!!

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