Pian piano che ci avviciniamo alla città di Bordeaux il grigio del cielo ci abbandona per dar ampio spazio al
Sole circondato da uno strabiliante ed intenso blu profondo del cielo.
Entriamo in una zona di grande espansione, nuovi appartamenti, negozi e nuove sedi delle facoltà
dell’Università di Bordeaux… è impossibile non chiedersi come sarà quella zona da li a poco una volta che tutte le nuove costruzioni saranno terminate e come il profilo della
città cambierà.
Particolare della struttura
In lontananza s’intravede “La Cité du Vin”, “ un’architettura liquida” che t’invita ad entrare,
un’architettura che rompe totalmente gli schemi della città e della zona circostante molto più pragmatica e schematica.
Citè du Vin
Troviamo un parcheggio multipiano per la “nostra” Lexus proprio di fronte al Museo.
Mentre ci dirigiamo verso il Museo ci accorgiamo quanto questo possa sembrare più piccolo rispetto alle
nostre aspettative o idee. Stesse sensazioni provate con la Tour Eiffeil di Parigi (vediarticolo) e la Sagrada Familia di Barcellona.
Strano come le foto possano “ingannare” la percezione delle dimensioni.
Entriamo dentro La Cité du Vin un museo molto diverso dalla solita concezione.
Installazione interna - "Installazione liquida"
Il Museo non rappresenta una sua architettura liquida solo negli esterni, ma anche negli interni (moderni e
caldi), pareti morbide o allestimenti sinuosi che accompagnano il visitatore alla scoperta di un mondo antico e al contempo nuovo in continua evoluzione come quello del
vino.
Un Museo interattivo che “mette in moto” i cinque sensi, sin dall’ingresso ci accoglie una musica anch’essa
morbida come un corposo vino rosso e ci accompagna in quasi tutto il Museo.
Installazione interna - "Installazione liquida"
Il Museo si sviluppa in diversi piani di cui molti sono adibiti ad uffici, ristorante e bookshop e ad ogni
piano, vi è un viaggio diverso nel mondo del vino, dalla raccolta dell’uva, alla vinificazione fino ad arrivare sulle tavole dei compratori.
La storia di ogni singolo vino dai tempi antichi, i Paesi maggiori produttori del vino, un viaggio tra la
storia e i luoghi, il modo di piantare e produrre in base al clima e al terreno.
Un viaggiare tra i colori del vino con le sue sfumature e l’odore inconfondibile di ognuno di esso attraverso
allestimenti di proiezioni interattive in 3D e Totem che sprigionano il profumo del vino associato ai suoi colori.
I sensi sono alle stelle fino ad arrivare all’ultimo piano dove vi è un’intera sala dedicata all’assaggio del
vino, si può scegliere uno dei tanti vini mondiali.
Ristorante/zona assaggio - proiezione della facciata ventilata
Ristorante/zona assaggio
Scegliamo un Bordeaux della zona, un buon vino rosso corposo e con l’esaltazione del gusto assaporiamo questa
coppa di vino, alziamo lo sguardo sul soffitto e vi sono centinaia e centinaia di bottiglie di vino vuote che decorano il soffitto, ci dirigiamo sulla terrazza che si affaccia
sulla città a 360° ,
Soffitto
il Sole sta tramontando, si vedono le primi luci notturne della città e l’unione di questi colori si
riflettono sulla superficie vetrata e acciaio traforato (utilizzato come parete ventilata per le stagioni più calde tanto da evitare l’aria condizionata) dell’edificio, tanto
da sembrare il vino che cade in una coppa di vetro… o un decanter (in base ai punti di vista).
Vista della città dal Ristorante
Doppia facciata
La giornata non è terminata, andiamo verso il centro storico di Bordeaux a degustare un po’ della tipica
cioccolata di fronte alla meravigliosa Cattedrale della città,
Cattedrale di Bordeaux
pronti per il giorno seguente che ci porterà alla scoperta della filosofia dei 5 punti dell’architettura del
rivoluzionario architetto degli anni ’20 Le Corbusier.
Nota tecnica per i più appassionati:
La Città del Vino progettata dallo studio XTU è stata concepita come una vera e propria dichiarazione
architettonica, con forme fluide e audaci che attraverso il movimento continuo creano una relazione con gli spazi circostanti.
Cite du vin
Anouk Legendre e Nicolas Desmazières, gli architetti di XTU, hanno voluto evocare la natura liquida del vino,
sia per gli esterni che per gli interni. La facciata è composta da pannelli di vetro serigrafato e pannelli in alluminio lucido perforato che, con lo scorrere delle ore,
creano riflessi sempre diversi in dialogo con il fiume Garonne.
La presenza di due ingressi sui lati opposti dell’edificio contribuiscono all’impressione generale di
movimento che porta i visitatori dal fiume alla città e viceversa. Più in alto, invece, la torre panoramica permette ai visitatori di osservare l’intera città. L’edificio
riprende una quinta scenografica – elemento che caratterizza fortemente anche gli interni – che lo rende un luogo vivo da percorrere e scoprire. Il disegno prevede un distacco
di dieci piani tra il nucleo centrale e il punto più alto della torre, mentre la cittadella ospita una mostra permanente, tre aree degustazione con uno spazio immersivo
multisensoriale, una sala lettura, un concept store, due ristoranti e un ristorante panoramico.
Pianta piano terra - Cite du vin - XTU Architects
Pianta piano primo - Cite du vin - XTU Architects
L’arcata in legno situata in corrispondenza del percorso espositivo permanente – considerata l’area più
rappresentativa di tutta la cittadella –, ricorda le strutture in legno delle antiche barche che trasportavano i barili. Il progetto ha puntato sulla minimizzazione
dell’impatto ambientale dal punto di vista energetico, riducendone il fabbisogno del 70%. Sono stati sfruttati dei sistemi passivi di progetto e più fonti rinnovabili
possibile, grazie a un sistema bioclimatico ad alte prestazioni, e a un’ottimizzazione della ventilazione interna grazie alla forma compatta dell’edificio.
Sezione - Cite du vin - XTU Architects
Il posizionamento delle prese d’aria nei punti più bassi sfrutta i venti dominanti, mentre i cortili
dissipano il calore, generando una corrente d’aria che da sola abbassa la temperatura di cinque gradi nel periodo estivo, limitando l’uso di aria condizionata. Il tetto,
inoltre, è protetto dai raggi del sole grazie a una “schermatura ventilata” che controlla la temperatura, e dall’utilizzo di energia geotermica.
Sezione - Cite du vin - XTU Architects
La Cité du Vin in breve:
- 3000 m2 di percorso sensoriale e interattivo permanente;
- 3 mostre temporanee all'anno (di cui 2 internazionali), da esplorare in uno spazio dedicato di
720m2;
- 1 auditorium di 250 posti a sedere dove vengono organizzati spettacoli ed eventi;
- Wine culture workshop, con 3 degustazioni da provare in uno spazio multisensoriale immersivo;
- 19 sezioni tematiche;
- oltre 120 produzioni audio-visive;
- un'unica guida digitale innovativa che vi condurrà lungo tutto il percorso;
- Il Belvedere, una vista panoramica unica a 360 gradi sulla città di Bordeaux.
E ancora, accessibili gratuitamente:
- Latitude20, cava, wine bar e gourmer snack bar con posti a sedere anche all'aperto e vista
panoramica;
- boutique di accessori legati al vino;
- sala lettura;
- Wine Tours Desk, un punto informazioni dove prenotare e organizzare visite alla scoperta dei prestigiosi
vigneti e appellazioni della regione.
Tipologia: spazio multifunzionale
Architetti: XTU , Anouk Legendre, Nicolas Desmazières
Committente: City of Bordeaux
Team di progetto: Mathias Lukacs, Dominique Zentelin, Delphine Isart, Claire Leroux, Thibault Le Poncin, Joan
Tarragon, Joan Tarragon, Gaëlle Le Borgne, Stefania Maccagan, Cristina Sanchez
Ingegneria: SNC-Lavalin
Ingegneria ambientale: Le Sommer Environnement
Scenografia: Casson Mann
Area del sito: 13.644 mq
Superficie: 12.927 mq
Area espositiva: 2.800 mq
Costo: 81 M €
Completamento: 2016
Sezioni - Cite du vin - XTU Architects
INFORMAZIONI UTILI
Indirizzo: 134-150 quai de Bacalan 1, espanade de Pontac 33300 Bodeaux France
Info accessibilità: Accessibile ai disabili (persone con mobilità ridotta)
I nostri Partener
I nostri Sponsor
Testi per “Nota tecnica per i più appassionati” presi da: www.domusweb.it; :http://www.laciteduvin.com/; http://www.parigi.it/it/la-cite-du-vin-bordeaux.php
Immagini: @ XTU Architects
Foto: Scattate da me
Meravigliosamente bello. Che bella esperienza. Complimenti.
RISPONDIELIMINAStupenda come sempre. Mi mancavano le tue avventure.
RISPONDIELIMINATi ringrazio tantissimo, è sempre molto bello sapere che c'è qualcuno che mi segue... Continua a seguirmi su questo blog, anche su FB e Instagram. Buona giornata On The Road!!!
ELIMINAMa i tuoi articoli sono fantastici. Uno più belo dell’altro! Penso che questo posto a mio marito piacerà di più! 🤣
RISPONDIELIMINAGrazie!! Continua a seguirmi su questo blog, anche su FB e Instagram. Buona giornata On The Road!!!
ELIMINAComplimenti per la semplicità di linguaggio, si riesce a capire l'architettura.
RISPONDIELIMINAMa perché gli altri architetti scrivono sempre con parole tecniche? sta cosa non la capirò mai!!!
Barby74
Il mio scopo è proprio quello di far capire l'architettura a tutti, perché è di tutti.
ELIMINAContinua a seguirmi su questo blog, anche su FB e Instagram. Buona giornata On The Road!!!
Ma la facciata è traforata? mi sembra simile al FRAC ad Orleans... sto sbagliando?
RISPONDIELIMINABello, ci voglio andare
Lara
Ciao Lara, si una parte della facciata è traforata, in modo alternato, per far si che ci sia una buona areazione e buon risparmio energetico, motivo per cui c'è anche la doppia facciata. Il FRAC ad Orleans ha un altro motivo ancora, dai piccoli fori si può avere un bellissimo movimento di luci tanto da sembrare una danza. Continua a seguirmi su questo blog, anche su FB e Instagram. Buona giornata On The Road!!!
ELIMINAMi piace questo Museo, non potevano farlo in città migliore e tu lo spieghi in modo delizioso.
RISPONDIELIMINAMario
Grazie di tutto. Continua a seguirmi su questo blog, anche su FB e Instagram. Buona giornata On The Road!!!
ELIMINAMi piace l'idea che il fiume si rifletta sulla struttura... il Museo che cambia insieme al clima e di conseguenza al fiume... un po' com e il vino in base al tipo di uva.
RISPONDIELIMINANY
Si anche a me piace molto l'idea che il fiume si rifette sulla struttura, simbolo del tempo che scorre...forse chissà anche del vino che matura.
ELIMINAContinua a seguirmi su questo blog, anche su FB e Instagram. Buona giornata On The Road!!!
Che bel termine "Architettura liquida"
RISPONDIELIMINABrava
Grazie, a volte penso che tale termine l'abbia già sentito e l'abbia fatto mio, a volte capita, si legge tanto e si perde la fonte... ma mi piace l'idea che sia una mia invenzione.. Continua a seguirmi su questo blog, anche su FB e Instagram. Buona giornata On The Road!!!
ELIMINAMi piaci, sei una cifra rock!!
RISPONDIELIMINAahahha grazie. Continua a seguirmi su questo blog, anche su FB e Instagram. Buona giornata On The Road!!!
ELIMINABelloooo
RISPONDIELIMINAGrazie. Continua a seguirmi su questo blog, anche su FB e Instagram. Buona giornata On The Road!!!
ELIMINAScelta architettonica molto particolare, non avevo mai visto niente del genere.
Michela